SHOPLIFTER.
CHROMO SAPIENS

May 11—November 24, 2019
ICELANDIC PAVILION—Biennale Arte

 
 
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Icelandic artist Hrafnhildur Arnardóttir/Shoplifter has transformed a warehouse in Giudecca into a multi-sensory, cavernous environment with a cacophonous amount of her signature material, synthetic hair. Color, sound and irresistible textures guide visitors through three distinct chambers provoking an immersive experience of visual and auditory stimuli.
Entering Chromo Sapiens, you find yourself in Primal Opus, a dark passage of emanating volcanic earthy hues, activated by the sub terra sound of the Icelandic cult metal band HAM. The second chamber erupts into a shockingly bright undulation of colored neon hair tufts. Aptly named Astral Gloria, her soaring cathedral ceiling and sheer emersion of chromatic opulence generates a kind of euphoric kinetic synesthesia. Opium Natura, the final cave flutters effortlessly into a soft landing of shimmering whites and pale soothing pastels, a fluffy heavenly nest that cradles you into a sense of serenity and sublime gentle bliss. Shoplifter's contemporaries, the Icelandic band HAM play an essential role, with a commissioned opus heard and felt throughout the installation. Their dissonant compositions of murmurs and pulsating pithy frequencies signal a nebulous final surrender of senses into the very walls of the caves embrace. Chromo Sapiens marks Shoplifter and HAM’s first collaboration. They share a mutual inspiration rooted in the raw beauty and tectonic landscape of growing up in Iceland.

Curated by Birta Guðjónsdóttir


 

IT L’artista islandese Hrafnhildur Arnardóttir/Shoplifter ha trasformato un magazzino alla Giudecca in un ambiente multisensoriale e cavernoso con una quantità cacofonica del suo materiale caratteristico, i capelli sintetici. Colore, suono e texture irresistibili guidano i visitatori attraverso tre camere distinte, provocando un’esperienza immersiva di stimoli visivi e uditivi.
Entrando in Chromo Sapiens, ci si trova in Primal Opus, un oscuro passaggio di sfumature vulcaniche terrose, attivato dal suono subterra della band cult islandese HAM. La seconda camera esplode in un’ondulazione sorprendentemente luminosa di ciuffi di capelli con colori al neon. Appropriatamente chiamata Astral Gloria, il suo imponente soffitto a cattedrale e la pura emersione dell’opulenza cromatica generano una sorta di sinestesia cinetica. Opium Natura, l’ultima grotta fluttua senza sforzo in un morbido approdo di bianchi, scintillanti e pallidi pastelli lenitivi, un soffice nido celeste che culla in un senso di serenità e di sublime dolcezza.
I contemporanei di Shoplifter, la band islandese HAM svolgono un ruolo essenziale, con un’opera commissionata ascoltata e sentita in tutta l’installazione. Le loro composizioni dissonanti di mormorii e frequenze pulsanti e pietose segnalano una nebulosa resa finale dei sensi nelle pareti stesse delle grotte che si abbracciano. Chromo Sapiens segna la prima collaborazione tra Shoplifter e gli HAM. Condividono un’ispirazione reciproca che affonda le sue radici nella bellezza grezza e nel paesaggio tettonico islandese in crescita.

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